Cosa vedere nel Lazio: i borghi più belli da visitare.

La regione Lazio è ricca di cose da vedere: dalla Riviera d’Ulisse alla valle del Liri, dal Parco Naturale dei Monti Aurunci alla zona della Tuscia. Tra i borghi da visitare nel Lazio c’è senza dubbio uno dei più celebri di queste zone: Civita di Bagnoregio.

01 | Civita di Bagnoregio

I borghi da vedere nel Lazio: ponte che porta a Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio è un borgo fondato dagli Etruschi 2500 anni fa in una zona estremamente strategica dal punto di vista commerciale.

Civita di Bagnoregio si trova isolata su una rocca nella Valle dei Calanchi. I Calanchi sono una tipica forma di erosione causata da agenti atmosferici. Grazie alla loro azione, oggi è possibile ammirare un paesaggio con poca vegetazione, fatto di pareti striate che mostrano le varie sedimentazioni geologiche da cui il terreno è composto. Troviamo argille, sabbia, basamenti calcarei e gli strati creati dall’attività vulcanica che caratterizzava la zona dei Monti Vulsini.

Proprio i fenomeni atmosferici, uniti a due torrenti che percorrono la base della valle, causeranno prima o poi il crollo della rocca e la distruzione del borgo. E’ per questo che Civita di Bagnoregio è conosciuta anche come “la città che muore” ed è assolutamente uno dei borghi da visitare nel Lazio.

Borghi da visitare nel Lazio: piazza di Civita di Bagnoregio

Il borgo ha oggi uno stile architettonico prevalentemente medioevale e rinascimentale, nonostante abbia subito non pochi danni durante il terremoto della Tuscia nel 1695: una parte del borgo, così come la strada romana che lo collegava a Bagnoregio, crollarono, sancendo l’inizio del degrado della cittadina, che ad oggi non conta più di dieci abitanti.

Passeggiare per Civita è come fare il proprio ingresso in una fiaba: balconi fioriti, casette e una fantastica vista sulla Valle dei Calanchi le donano un’atmosfera magica e irreale.

Scopriamo insieme cosa non bisogna assolutamente in questo magnifico borgo, tra i più belli da visitare nel Lazio.

Cosa vedere a Civita di Bagnoregio

Belvedere e grotta di S. Bonaventura

Borghi da vedere nel Lazio: Civita di Bagnoregio

Il Belvedere è il primo luogo d’interesse sul cammino verso Civita. Da qui non solo è possibile scattare foto mozzafiato del borgo, ma anche ammirare la valle dei Calanchi.

Un cartello vi indicherà la discesa verso la Grotta di San Bonaventura. Secondo la leggenda, questo fu il luogo in cui S. Francesco guarì Giovanni Fidanza, che divenne poi San Bonaventura da Bagnoregio.

Porta di S. Maria

Detta anche porta della Cava, è intagliata nel tufo ed e anche l’unico ingresso al borgo rimasto. In antichità le vie d’accesso erano ben cinque, ma ad oggi sono tutte crollate.

Chiesa di San Donato

Chiesa di San Donato a Civita di Bagnoregio

La Chiesa di San Donato si trova nella piazza più grande del borgo ed è una chiesa fondata nel V secolo su base romanica. La facciata invece è in stile rinascimentale.

Al suo interno si trova un magnifico crocifisso in legno che sembra cambiare espressione in base all’angolazione da cui viene osservato: da davanti Gesù è ancora vivo, da sinistra è agonizzante, mentre da destra è ormai immerso nel sonno della morte.

Casa di San Bonaventura

Si tratta della casa in cui nacque e crebbe Giovanni Fidanza, diventato poi San Bonaventura da Bagnoregio. Purtroppo a causa dei crolli non è rimasta che una rovina, da cui si accede con una scala in ferro chiusa al pubblico per motivi di sicurezza.

Giardino del Poeta

I borghi da vedere nel Lazio: giardino del Poeta

Si tratta di un giardino privato su due livelli da cui è possibile ammirare Civita e la Valle sottostante. Per accedere è necessario fare un’offerta libera o acquistare un prodotto.

Museo geologico e delle frane

Il Museo Geologico e delle Frane si trova all’interno di Palazzo Alemanni, situato nella stessa piazza in cui si trova la Chiesa di S. Donato. All’interno è possibile seguire il racconto della storia geologica del territorio della Tuscia.

Cappella della Madonna del Carcere

Nata come tomba etrusca e divenuta nel tempo abitazione e stalla di pastori, la piccola Cappella della Madonna del Carcere rappresenta ciò che resta della Contrada Carcere, distrutta nel crollo causato dal terremoto del 1695.

Curiosità

Il nome Bagnoregio deriva da un’antica leggenda secondo cui il re Longobardo Desiderio, che dominò sulla città dal 756 e il 774 d.C., a causa di una grave malattia scendeva spesso in fondo alla valle per farsi il bagno in una fonte termale. Da qui il cosiddetto “Balneum Regium”, ovvero “Bagno del Re”.

Casa a Civita di Bagnoregio

La città è una delle mete più gettonate dal turismo Giapponese grazie ai film d’animazione del regista Hayao Miyazaki, il quale ha raccontato in diverse interviste di essersi ispirato a Civita di Bagnoregio per creare i mondi fantastici dei suoi film (Laputa, La città Incantata, ecc.)

Dove Mangiare

Valterio tartufi e sapori

Il borgo è pieno di ristoranti e bar in cui ci si può sedere e consumare un buon pranzo, tuttavia sono spesso affollati e costosi. Il mio consiglio è di mangiare a Bagnoregio, prima di incamminarsi per il borgo o una volta di ritorno.

Vi segnalo un posto che ho adorato per la bontà dei suoi prodotti e la gentilezza e simpatia del ragazzo che ci ha servito: Valterio Tartufi e Sapori. Si tratta di una norcineria che vende prodotti tipici umbri e della Tuscia. Noi abbiamo preso un box di salumi misti e formaggi deliziosi, ma è possibile anche farsi preparare un panino farcito da mangiare in strada. Hanno anche uno shop online se vi interessa gustare da casa i loro prodotti.

Consigli

Giardino fiorito a Civita di Bagnoregio

Civita di Bagnoregio è senza dubbio uno dei borghi da visitare nel Lazio; è un luogo delizioso, piacevole da osservare mentre si cammina tra le sue stradine fiorite, tuttavia vi consiglio di visitarlo in un giorno feriale: durante il weekend è molto affollato e si rischia di non riuscire ad assaporare al meglio la magia del posto.

02 | Itri

Borghi da visitare nel Lazio: Itri

Il borgo di Itri è senza dubbio uno dei borghi da visitare nel Lazio per la sua bellezza e il suo ruolo storico: è infatti il luogo di nascita del famoso e controverso brigante Fra’ Diavolo.

Secondo la leggenda, Itri nasce a seguito della fuga degli abitanti di Amyclae, una presunta città sulla costa, verso i monti Aurunci a causa di un’invasione di serpenti. Il nome del borgo deriverebbe proprio dalla figura mitologica dell’Idra di Lerna e sarebbe giustificato anche dalla presenza di un serpente sullo stemma del borgo.

In verità il borgo inizia a prendere forma durante l’Impero Romano. Era considerato un punto di importanza strategica: i romani vi costruirono una parte della via Appia e venne usato come stazione di posta per far riposare i cavalli. Solo tra il IX e l’XI secolo iniziò ad essere abitato, ovvero quando venne costruito un castello a controllo del passaggio sulla via Appia.

Oggi possiamo ammirare questo borgo anche in capolavori cinematografici come La Ciociara di Vittorio de Sica e La Bibbia di John Huston.

Cosa vedere a Itri

Porta Mamurra

Borghi da visitare nel Lazio: porta Mamurra a Itri

Possiamo capire perché Itri viene considerato uno dei borghi più belli da visitare nel Lazio già dal suo ingresso: Porta Mamurra, dal nome di una famiglia di Formia che aveva dei possedimenti a Itri, è l’entrata principale al borgo ed è la prima per grandezza e particolari architettonici.

Ai lati della porta troviamo quattro bassorilievi raffiguranti un serpente e una testa di cane, gli stessi dello stemma araldico di Itri. Negli stessi punti troviamo anche delle iscrizioni in latino che fanno parte di blocchi di epoca romana riutilizzati per la costruzione della porta.

Casa Natale di Michele Pezza, detto Fra’ Diavolo

Luogo in cui nacque e visse i suoi anni giovanili il brigante Michele Pezza, soprannominato Fra’ Diavolo.

Vico Giudea

Borghi da visitare nel Lazio: vico Giudea a Itri.

Si tratta della tipica conformazione dei “vici hebraici”, ovvero vicoli e strade a fondo chiuso in cui vivevano le famiglie ebraiche di Itri. Di sera la strada veniva “transennata”, è infatti possibile ancora oggi scorgere Dal lato opposto del vicolo si trova uno spiazzo dove veniva allestito il mercato.

Largo Staurenghi

Il nome di questo vicolo deriva dal cognome della famiglia che lo abitava. La famiglia Staurenghi era originaria di Verona, ma dovette trasferirsi a Itri a causa di alcuni delitti compiuti nel loro paese.

Porta San Martino

Porta San Martino

Questa porta prende il nome dal vicino convento di San Martino, distrutto durante i bombardamenti che colpirono il borgo durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu costruita per volere della famiglia Caetani, stabilitasi attorno al 1250 ed è uno delle quattro porte d’accesso al centro storico.

Si trova lungo la strada più ampia del borgo e incrocia vicoli caratteristici come Vico Giudea e Largo Staurenghi.

Castello Medioevale

Borghi da vedere nel Lazio: castello Medioevale di Itri.

Il castello Medioevale di Itri è una delle ragioni per cui, a mio parere, questo è uno dei borghi del Lazio da vedere assolutamente.

Il Castello di Itri nasce sulle rovine di un antico castello longobardo e la sua funzione primaria era quella di controllare il territorio circostante. Sorge sulla cima della collina di Sant’Angelo e sovrasta il borgo che si sviluppa in discesa.

Oggi è luogo di incontri e feste per gli abitanti di Itri. Vengono organizzate mostre, mercati, cerimonie, sagre, spettacoli e molto altro.

Chiesa di San Michele Arcangelo

Chiesa di San Michele Arcangelo a Itri.

La Chiesa di San Michele Arcangelo fu eretta dai normanni nell’XI secolo sui resti di un precedente tempio pagano dedicato a Esculapio.

Il campanile presenta influenze arabo-normanne ed è decorato con scodelle maiolicate.

Piazza Fra’ Diavolo

Piazza Fra' Diavolo.

Piazza Fra’ Diavolo è il luogo di ritrovo del centro storico ed è dedicata al leggendario brigante Fra’ Diavolo, al secolo Michele Pezza, vissuto tra il 1700 e il 1800.

Vico Papa

Vico Papa

Qui si trova “Casa Sferra”, luogo in cui nacque Papa Urbano VI e che pare abbia ospitato anche Papa Clemente VII. Sulla facciata è ancora ben visibile lo stemma papale.

Collegiata Santa Maria Maggiore

Santa_Maria_Maggiore

Di questa Chiesa costruita nell’XI secolo è oggi possibile ammirare il campanile in stile moresco e la sua cupola che richiama i modelli architettonici di Ravello e Amalfi, senza dubbio un’unicità nel territorio della Regione Lazio.

La storia di Michele Pezza, detto Fra’ Diavolo.

Storia_di_Fra_Diavolo

Fra’ Diavolo fu un celebre brigante itrano protagonista delle insorgenze anti francesi dal 1796 al 1806.

La leggenda vuole che dopo essere guarito da una grave malattia, la madre lo costrinse ad indossare un saio fino a completa usura, secondo un voto che lei stessa aveva fatto a San Francesco di Paola. A causa di ciò, ottenne dai suoi amici il nomignolo di Fra’ Michelino, che divenne poi Fra’ Diavolo a causa della sua natura fastidiosa e intemperante.

Dopo essersi macchiato dell’assassinio di due compaesani, Michele si dà alla macchia, aggregandosi ai gruppi di briganti presenti nella zona.

Con l’arrivo dei francesi di Napoleone Bonaparte, Re Ferdinando IV di Napoli decide di convertire le pene capitali in anni di servizio militare: Fra’ Diavolo coglie la palla al balzo e si arruola nell’esercito borbonico.

Grazie alle sue attitudini militari, Michele diventa prima colonnello e poi duca di Cassano.

Durante la battaglia contro i francesi al Fortino di S. Andrea riesce a bloccare l’esercito nemico ma viene poi catturato e giustiziato a Napoli in piazza nel 1806.

Nonostante la sua sia una figura senza dubbio controversa, è diventato una vera e propria leggenda, grazie anche a varie rappresentazioni teatrali, opere e film dedicati alle sue imprese.

Prodotti tipici locali

Olive_di_gaeta

Itri è conosciuta a livello internazionale per il suo olio, la variante appunto detta Itrana, così come per le sue olive dal tipico colore violaceo.

Un altro prodotto tipico locale è la Cicerchia, una variante di fagiolo dal gusto quasi simile a quello dei ceci. Viene cucinata e servita assieme ai broccoletti locali e alla cicoria.

03 | Maranola

Arco di Maranola

Maranola è un borgo medievale che si arrampica lungo il Parco Regionale dei Monti Aurunci e gode di una vista mozzafiato sul Golfo di Gaeta, per questo è senza dubbio uno dei borghi da visitare nel Lazio.

Nasce per la necessità delle popolazioni del golfo di spostarsi in un luogo che fosse al riparo dalle incursioni dei Saraceni.

Oggi il centro storico del borgo è un gioiello da girare a piedi in un’oretta, muniti di scarpe e abbigliamento comodo per affrontare le ripide stradine che si snodano verso la cima.

Cosa vedere e fare a Maranola

Piazza Antonio Ricca

piazza Antonio ricca Maranola, borghi da vedere nel Lazio

Si tratta della Piazza in cui si trova l’unico accesso al borgo. L’arco d’ingresso è l’unico passaggio aperto attraverso le mura medioevali costruite dalla famiglia Caetani nel XIV secolo.

Dal lato opposto all’ingresso è possibile affacciarsi dal belvedere che domina il Golfo di Gaeta, per una vista spettacolare del mare della Riviera d’Ulisse.

Torre Caetani

Borghi da visitare nel Lazio: Maranola
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Questa è l’unica torre a pianta quadrata rimasta a Maranola, e venne fatta costruire assieme ad altre due torri da Onorato I Caetani nel XIV secolo a controllo della regione sottostante.

Presepe Vivente

Borghi da vedere nel Lazio: Maranola.

Il famoso Presepe Vivente di Maranola è forse ciò che rende questo uno dei borghi da vedere nel Lazio assolutamente.

Ogni anno, il 26 dicembre e il 1 e 6 gennaio, nel pomeriggio, il borgo si anima: gli abitanti aprono le loro case e botteghe e, vestiti negli abiti tradizionali, rievocano scene di lavoro artigiano e della passata vita quotidiana del borgo.

Seminaria Sogninterra

Seminario Sogninterra

Seminaria Sogninterra è una Biennale di Arte Contemporanea nata a Maranola nel 2011. Finora ha coinvolto più di 50 artisti che con le loro installazioni artistiche, la loro musica, ecc. animano il borgo nel mese di Settembre. Per maggiori informazioni sulle date dell’evento che si tiene ogni due anni potete visitare il loro sito ufficiale.

Trekking nel Parco Regionale dei Monti Aurunci

Trekking

Maranola si trova in posizione perfetta per incamminarsi verso uno dei percorsi di trekking allestiti nel Parco Regionale dei Monti Aurunci. Tra itinerari religiosi, Bike Park e il famoso Giardino delle Farfalle, i Monti aurunci offrono diversi percorsi per gli amanti delle passeggiate.

Borghi da visitare nel Lazio: raccontami la tua esperienza.

Hai mai visitato uno di questi meravigliosi borghi? Raccontamelo nei commenti o scrivimi un’email attraverso la mia pagina contatti.