Vivere e studiare in Giappone: la mia esperienza.

In aula le lettrici elencavano le varie scuole a cui avremmo potuto mandare l’application per il nostro periodo di studio in Giappone. Mentre ascoltavo e appuntavo le caratteristiche e i vantaggi di ognuna, si faceva sempre più reale quell’esperienza che tanto desideravo: vivere e studiare in Giappone.

Sarei dovuta partire diversi anni prima per un’estate a Kobe in una scuola di lingua giapponese: era il lontano 2011 e sappiamo bene cosa è successo nella primavera di quell’anno. A causa del terremoto, dello tsunami e del terribile danno causato dalla centrale nucleare di Fukushima, la mia famiglia mi convinse a non partire e a rimandare il viaggio.

Kobe, Giappone

Mentre ascoltavo a cosa saremmo andati incontro prima, durante e dopo il periodo in Giappone, un misto di emozioni e sensazioni si facevano largo in me: la commozione nell’ascoltare qualcosa che mi appassiona e che desideravo fortemente, la paura di non essere all’altezza, dell’ignoto, la nostalgia di casa e del mio ragazzo, che al tempo stava per partire per il programma Erasmus.

La mia partenza per il Giappone non è stata facile, nonostante la desiderassi tanto, probabilmente non era il momento giusto per me, e questo inevitabilmente ha influito sul mio periodo di permanenza lì.

Nonostante ciò, dopo anni dal mio ritorno, ancora sogno la mia città, Kyoto, e provo una profonda nostalgia, la nostalgia per qualcosa di meraviglioso che avevo la fortuna di poter stringere tra le mani, ma che non ho saputo valorizzare come dovevo.

Vivere e studiare in Giappone

Prima della partenza

Ho partecipato ad un programma di studio in Giappone di tre mesi gestito dall’Università Ca’ Foscari di Venezia. E’ qui infatti che ho studiato lingua e cultura giapponese presso la Facoltà di Lingue, Culture e Società dell’Asia e dell’Africa Mediterranea.

L’Università Ca’ Foscari è una delle migliori per lo studio delle lingue orientali non solo a livello italiano, ma anche europeo. Oltre ad insegnanti altamente qualificati, offre una moltitudine di programmi e contatti molto utili per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Scuole di lingua in Giappone

Il tipo di accordi che l’Università Ca’ Foscari ha con alcune delle scuole di lingua e delle migliori Università del Giappone permettono a qualunque studente di trovare il giusto “match” e partire senza problemi. E’ da specificare però che nonostante siano prezzi di favore, il costo dell’intero periodo di vita e studio in Giappone è totalmente a carico dello studente.

In base alla mia media degli esami di lingua e ai miei interessi personali, sostenni i placement test e inviai l’application a tre scuole di lingua, e fui accettata dalla mia seconda scelta, la Kyoto Bunka Nihongo Gakkou.

Ecco una lista di alcune delle migliori scuole di lingua in Giappone :

  1. Kudan Nihongo Gakuin, Tokyo
  2. Shibuya Gaigo Gakuin, Tokyo
  3. Bunka Gaikokugo Senmon Gakkou, Tokyo
  4. Kyoto Bunka Nihongo Gakkou, Kyoto
  5. Kyoto Nihongo Gakkou, Kyoto
  6. Tokai Daigaku, Kanagawa
  7. Momoyama Daigaku, Osaka
  8. Kochi Kenritsu Daigaku, Kochi

Cosa controllare prima dell’application.

Se desiderate vivere e studiare in Giappone, sappiate che fra le varie informazioni personali che le scuole di lingua vi chiederanno di inviare prima della partenza ce n’è una particolare, ma che non deve spaventarvi. Vi chiederanno di dichiarare il vostro reddito familiare per accertarsi che possiate sostenere tutte le spese che dovrete affrontare una volta sul posto. Non sono particolarmente fiscali a riguardo ed è più che altro una richiesta di rito, in ogni caso controllate qual è il minimo richiesto prima di inviare l’application.

Inoltre, costi del corso di lingua potrebbero essere detratti dalle tasse, quindi vi consiglio di informarvi prima di pagare.

Un’altra cosa che vi consiglio di controllare prima di iscrivervi è la possibilità di accedere a una borsa di studio o a delle agevolazioni, sia offerte della scuola di lingua, sia proposte dalla vostra Regione o dall’Unione Europea.

Sul sito dell’Ambasciata del Giappone in Italia di solito ne trovate elencate di diverso tipo. Vi segnalo inoltre il programma della Regione Lazio Torno Subito, tramite il quale è possibile studiare quasi del tutto gratis in Giappone o nel resto del Mondo.

Portafortuna Kitsune

Visto studentesco per il Giappone

E’ possibile rimanere in Giappone per turismo per un periodo di massimo 90 giorni utilizzando il semplice Passaporto, ma se volete vivere e studiare in Giappone, dovete necessariamente richiedere il Visto.

Per ottenere il Visto scolastico avrete bisogno della conferma, da parte della scuola, dell’iscrizione al corso di lingua. Ricordatevi che con un visto studentesco non è possibile lavorare, quindi se pensate di cercare un lavoro part-time, avrete bisogno di un Visto diverso.

Per tutte le informazioni a riguardo vi rimando alla pagina dedicata sul sito dell’Ambasciata del Giappone in Italia.

Preparare la valigia

Nel preparare la valigia prima della vostra partenza per il Giappone, dovete tenere presente due aspetti fondamentali.

Se state viaggiando nel periodo primaverile-estivo, sappiate che indossare magliette senza maniche o molto scollate e pantaloncini corti non è ben visto dalla popolazione locale.

Vi accorgerete che le ragazze giapponesi indossano quasi sempre dei leggeri copri spalle e soprabiti per coprire la pelle esposta, in parte perché non vogliono abbronzarsi (la pelle bianca in Oriente è considerata più attraente), ma anche perché non lo ritengono appropriato.

La seconda cosa da tenere a mente, invece, è che molti oggetti elettronici che noi utilizziamo tranquillamente in Italia, in Giappone potrebbero non funzionare.

Innanzitutto in Giappone si utilizzano prese di tipo A, come quelle americane, quindi avrete necessariamente bisogno di un adattatore.

Inoltre, quando sono arrivata a Kyoto, le uniche cose che funzionavano erano la piastra per capelli e il caricabatterie del telefono e del notebook, mentre asciugacapelli e silk-epìl non davano alcun segno di vita.

Questo perché in Giappone la corrente elettrica è a 100 volt, quindi controllate prima di partire che i vostri apparecchi elettronici abbiano valori di input 100-240V ~ 50/60Hz per poterli utilizzare senza problemi.

Takoyaki in Giappone

La scelta dell’alloggio

Generalmente le scuole di lingua offrono tre diversi tipi di alloggio: l’Host Family, il dormitorio e l’appartamento privato. Ogni tipologia ha i suoi pro e i suoi contro, quindi valutate bene in base alle vostre necessità se volete vivere e studiare in Giappone.

L’Host Family è ideale se si vuole partecipare attivamente alla vita quotidiana della popolazione locale e imparare a conoscerla in maniera profonda. E’ generalmente la scelta più economica, avrete modo di esercitare il vostro giapponese ogni giorno e i pasti sono compresi. Dovrete tuttavia sottostare alle regole della casa e della famiglia che vi ospita, quindi non avrete completa libertà nello scegliere cosa fare e quando farlo. Un esempio: potrebbero non permettervi di stare fuori casa dopo le 21.00.

Il dormitorio è una via di mezzo fra le tipologie di alloggi: ci sono delle regole da rispettare, ma sono solitamente più morbide. Vivrete con altri studenti come voi, quindi le occasioni per parlare la lingua e vivere la cultura saranno ridotte. Inoltre dovrete prepararvi da mangiare da soli.

L’appartamento è per chi vuole essere completamente autonomo, è la scelta più costosa ma anche quella che vi concede più libertà.

Il mio consiglio è di partire sempre con una Host Family, perchè se vi trovate bene, è la situazione migliore in cui imparare la lingua e partecipare alla vita giapponese quotidiana (con tanto di “tadaima – ただいま” quando rientrate a casa e “okaerinasai – おかえりなさい” dai membri della vostra host family).

Qualora non vi trovaste bene, c’è sempre la possibilità di cambiare pagando un sovrapprezzo, basta chiedere alla scuola. Quindi la scelta migliore per iniziare, a mio avviso, è sempre la Host Family.

Kinkakuji, Kyoto

L’arrivo in Giappone

Il Giappone mi ha accolto all’aeroporto di Osaka con la sua rinomata efficienza e affidabilità. I cartelli erano tutti in doppia lingua (giapponese – inglese) e nonostante io fossi molto poco capace di spiegarmi in giapponese, ho trovato ben presto la navetta che mi avrebbe trasportata fino alla mia scuola di lingua giapponese a Kyoto.

Ero provata dal lungo volo in solitaria e dal caldo umido asfissiante incredibilmente atipico per essere i primi di Aprile. Seduta sul mio sedile, abbracciavo lo zainetto e mi concedevo qualche attimo di panico per quello che avrei dovuto affrontare da quel momento in poi, finché un cambiamento nel paesaggio non mi distolse completamente dai miei pensieri.

Sulle colline che circondavano l’autostrada, una fitta foresta di bambù lasciava che il vento accarezzasse le sue chiome creando delle morbide onde, come miliardi di code di volpe tenere e fluttuanti.

Un paesaggio per me completamente alieno: non avevo mai visto una foresta di bambù. In quel momento nulla aveva più importanza perché il Giappone iniziava a regalarmi proprio quello che avevo sempre desiderato: la meraviglia di qualcosa di completamente nuovo e stupefacente, che viene visto per la prima volta.

vivere e studiare in Giappone

La scuola di lingua giapponese

So che forse sono di parte, ma la Kyoto Bunka Nihongo Gakkou è davvero una delle più belle scuole di lingua che troverete in Giappone. Si trova all’interno del comprensorio della Kyoto University of the Arts, costruito a ridosso del monte Daimonji.

Il suo stile architettonico contemporaneo si fonde completamente con la natura circostante, tanto che le aule della scuola hanno delle pareti completamente in vetro che affacciano sulla natura.

Si trova vicino a luoghi di interesse come il Ginkakuji e la Passeggiata dei Filosofi, e ha una fermata dell’autobus proprio di fronte all’ingresso. Questo permette a tutti di raggiungere la scuola comodamente e di avere un collegamento diretto con il centro città.

L’istruzione in Giappone è piuttosto severa e la pressione sugli studenti non è poca. Tra continui test e presentazioni, aspettatevi di studiare e apprendere tanto.

E’ possibile utilizzare la biblioteca dell’università d’arte, la mensa e la caffetteria, quindi ci sono anche delle buone occasioni per parlare con studenti giapponesi.

Tenete presente, però, che i giapponesi sono piuttosto timidi e temono il confronto con gli stranieri perché non parlano bene la lingua inglese. Non sono persone che “si buttano” e provano a fare conversazione, in più Kyoto è rinomata per avere degli abitanti piuttosto freddi e poco socievoli. Non prendetevela troppo se volete vivere e studiare in Giappone, ma non riuscite a fare amicizia con molti studenti del posto.

Hanami a Osaka

La vita a Kyoto

I giorni a Kyoto passavano lenti e tranquilli, durante la settimana studiavo molto, mentre nel weekend partivo alla scoperta della città e dei dintorni insieme agli amici, un gruppo fantastico con cui mi sono divertita da morire e che mi ha supportata nelle giornate difficili, quando sentivo la mancanza di casa e non riuscivo a parlare con il mio ragazzo a causa del fuso orario.

La bellezza di Kyoto, a mio parere, sta nel fatto che può offrirti qualunque cosa di cui tu abbia bisogno.

Ami la cultura tradizionale giapponese? A Kyoto ci sono oltre 1600 templi Buddhisti e 400 santuari Shintoisti. Praticamente se esci di casa per fare una passeggiata, come minimo ne incroci un paio.

Vuoi divertirti? Il centro città offre negozi, ristoranti di tutti i tipi, Karaoke, Izakaya, centri commerciali come il famoso Loft, e chi più ne ha più ne metta.

Puoi ammirare i ciliegi in fiore lungo il fiume e sederti sulla riva per fare un pic-nic, oppure indossare scarpe da trekking e partire alla scoperta di uno dei monti che circondano e proteggono la città, oppure ancora, prendere il treno e arrivare velocemente a Osaka, Kobe, Nara, Himeji.

Un’altra cosa che non potrai evitare sono i festival: il Giappone ama festeggiare, ogni giorno è la festa di qualcosa. In tre mesi di permanenza ho potuto partecipare a due festival primaverili, ma ve ne sono tutto l’anno.

Kyoto è davvero una città che non smette mai di stupire, per questo è stata la mia scelta quando ho deciso di vivere e studiare in Giappone. Con il suo mix perfetto tra antico e moderno vi farà innamorare perdutamente e la sognerete ancora e ancora, anche quando sarete tornati in Italia.

Stazione a Kyoto

I mezzi di trasporto cittadini

Kyoto è perfettamente collegata da una fitta rete di autobus cittadini. Il costo di un biglietto dell’autobus si aggira intorno ai 230 Yen per corsa, ma se siete a Kyoto per almeno 30 giorni, vi consiglio di fare l’abbonamento mensile rinnovabile che vi permetterà di muovervi con tranquillità risparmiando parecchio.

Chiedete aiuto alla scuola o alla vostra Host Family per compilare i documenti necessari all’acquisto del pass, che va richiesto negli uffici che si trovano dentro le grandi fermate di autobus cittadine. Io per esempio l’ho acquistato al Kitaoji Bus Terminal, zona nord di Kyoto.

Un’alternativa agli autobus sono le biciclette, che si possono noleggiare per lunghi periodi, ma ve le consiglio solo se abitate vicino alla scuola e volete risparmiare sui costi dei mezzi di trasporto.

E’ presente anche la metropolitana, con due linee, una nord-sud e una est-ovest, ma io non ho mai avuto bisogno di utilizzarle perché mi sono trovata sempre benissimo con gli autobus.

Quanto ho speso per vivere e studiare in Giappone?

Partendo dal presupposto che città diverse e scuole diverse possono avere costi di vita e di iscrizione diversi, in totale io ho speso circa € 5000,00, in cui sono compresi i costi di iscrizione alla scuola, i voli, i pasti non inclusi (pranzi nella mensa scolastica e pasti del weekend), tutte le spese di vita quotidiana, divertimenti e ristoranti, e viaggi nei dintorni di Kyoto.

vivere e studiare in Giappone

Il rientro in Italia

Il momento di tornare in Italia è stato agrodolce. Per ovvi motivi ero contenta di rientrare, ma lasciare la quotidianità che mi ero costruita in Giappone non è stato facile. Dopo i primi tempi infatti ero riuscita ad apprendere bene la lingua e a districarmi facilmente nella vita di tutti i giorni.

Ho continuato a sognare di passeggiare lungo il fiume per mesi, di avventurarmi ad Arashiyama nella foresta di bambù e di sedere in pace sul portico del tempio, raccolta in meditazione.

Kyoto per me oggi è ancora casa, e non vedo l’ora di rivederla in tutto il suo splendore, l’antica capitale giapponese che mi ha rubato il cuore.

Se desiderate vivere e studiare in Giappone, e non amate il caos delle grandi città come Tokyo, Kyoto è assolutamente la scelta che fa per voi.